Editoriale
![]() |
Risale agli ultimi giorni di novembre la notizia che riguarda l’approvazione del piano di e-government seconda fase per il quale il Governo stanzia investimenti fino a 900 milioni di euro. [http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/2003_11_27.shtml]. È verosimile quindi aspettarsi che la condizione di incremento degli investimenti pubblici, a lungo attesa nel nostro Paese, promuova negli operatori dell’Information Technology una grande passione per e-democracy, e-governance, e-government e cittadinanza elettronica. |
Il settore della formazione basata su IT non rimarrà fuori da questo mercato: saranno attivate azioni di formazione diretta a sostenere i processi di e-government sia verso il personale dipendente delle Pubbliche Amministrazioni e degli enti coinvolti in questa trasformazione, sia verso gli utenti finali (cittadini) che diverranno i beneficiari ultimi di tali servizi. In questo scenario, per noi operatori di questo settore, è di grande importanza anche il recente decreto Moratti-Stanca per l’attivazione di Università Telematiche [http://www.innovazione.gov.it/ita/intervento/normativa/normativa_universita.shtml]. Sebbene specifici finanziamenti non siano stanziati per questa iniziativa, le partnership tra pubblico e privato che si attiveranno supporteranno lo studio e la predisposizione di nuove forme organizzative e di connesse attività di formazione rivolte al personale che dovrà poi predisporre servizi telematici verso gli utenti finali (studenti, docenti, genitori, etc.). Non v’è dubbio che queste condizioni costituiscano opportunità importanti per fare decollare un tipo di formazione come quella della quale si parla – in varie forme e modi – in molti numeri di questa web-zine. Ritengo che avremo nuove opportunità concrete di dimostrare l’impatto che hanno, su un pubblico molto più ampio e diversificato, le tecnologie della telematica sulla capacità autonoma di acquisizione di conoscenze e competenze e sulle modalità di trasformazione dell’ informazione in conoscenze personali spendibili in vari settori. Molti più ambienti web – ed in particolare modo i portali istituzionali – vorranno e dovranno diventare “ambienti di apprendimento in rete” per il personale dipendente della stessa istituzione. Dal momento che le nuove iniziative sopra menzionate (piano di e-government seconda fase e decreto per le università telematiche) richiederanno in modo sostanziale un cambiamento organizzativo interno al fine di predisporre servizi efficaci verso l’esterno, sarà necessario mantenere come obiettivo primario della formazione l’azione di accompagnamento al cambiamento con un processo di formazione interna e continua rivolta al personale dipendente delle Pubbliche Amministrazioni. Il sostegno che può – e deve – venire dalla comunità di professionisti che a vario titolo partecipano scrivendo o leggendo a questa web-zine, è quello di comprendere le trame del cambiamento in atto nella Pubblica Amministrazione, per cercare di fare in modo che le istituzioni non subiscano tale cambiamento, ma piuttosto lo guidino. |