Da Robot @ Scuola a Rob & ide: viaggio in prospettiva
Rob & Ide e’ un progetto nato nel forum del Network Robot @ scuola [1] una comunita’ virtuale per l’apprendimento e la conoscenza della scienza robotica, coordinata dalla Scuola di Robotica di Genova. La comunita’ comprende scuole di ogni ordine e grado facenti parte di varie citta’ d’Italia: dalla scuola dell’infanzia alle secondarie di secondo grado, sino alla SSIS • [Lazio] Istituto Comprensivo Don Milani Latina Molteplici esperienze didattiche ed educative sono condivise in rete e ciascuna scuola si e’ arricchita di nuove esperienze e conoscenze. L’oggetto di studio e di ricerca sono non solo le tecnologie e la Scienza Robotica, ma anche la Robotica nell’immaginario degli studenti (dei piu’ piccoli e dei piu’ grandi), la Robotica nella storia. Il Network rappresenta il luogo in cui le scuole, i docenti hanno condiviso esperienze, idee ed elaborato percorsi condivisi. Il progetto Rob&ide nasce da dibattiti e dall’esigenza di rafforzare i legami tra le singole scuole, istituti di ricerca cosi’ da spezzare l’isolamento culturale e didattico che relega anche le migliori idee ed i progetti innovativi ad un ruolo educativo e formativo marginale in quanto hanno talvolta un impatto dimensionale limitato. Da qui l’idea di passare dalla Scuola in Rete, al concetto di reti di Scuole che collaborano, co-progettano, condividono co-costruiscono e divulgano insieme le buone pratiche educative e formative. |
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![]() Montaggio foto-ricordo Rob & Ide a cura di Scuola di Robotica |
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Il risultato è un maggior impatto dimensionale che, nei fatti, si è già concretizzato nel corso del corrente anno scolastico 2006-2007, in una positiva visibilità delle singole scuole e dei singoli progetti di robotica. Il percorso Rob&ide ha aperto anche un blog [2] su EdidaBLog, ha vinto il primo premio Ted 2006 della categoria scuole in rete ed e’ tra i finalisti del Global Junior Challenge 2007 [3] Cosa e’ stato fatto insieme sino ad ora: breve consuntivo |
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Il supporto multimediale al progetto è stato costante tutto l’anno con videoconferenze, e-mail e chat ponte con docenti e studenti. Scuola di Robotica in quanto co-organizzatrice di alcuni eventi quali Discovery on Film 2007 a Rovereto e RomeCup 2007 al Campidoglio [5], ha invitato i docenti delle scuole di Rob&ide a partecipare alle importanti manifestazioni ed ha collaborato alla stesura e alla presentazione degli articoli su Rob&Ide presentati in conferenze (v. atti riportati in biglio-sitografia). A Latina [6] hanno preso parte al progetto Rob&Ide, oltre alla sezione G di scuola dell’infanzia, anche due classi seconde della primaria, una classe prima della secondaria di primo grado e due classi dell’artistico. Bambine/i – ragazze/i hanno avuto modo di realizzare semplici programmazioni di robot; hanno incontrato via chat studenti e docenti di altre regioni italiane ed i robot sono stati animati sia “in presenza” che “a distanza”, in remoto. Tutti hanno creato teste per Rob&Ide, teste che poi hanno viaggiato per l’Italia [7]. Una ha raggiunto un Robot d’Universita’ e Stefano Panzieri del Dipartimento di Informatica e Automazione di Roma Tre –che speriamo sara’ con noi anche nel prossimo anno scolastico- ha poi trascorso una giornata nella scuola dell’Infanzia [8] sia interrogandosi con bambine/i sull’importanza di Robot su Marte e nella vita, che partecipando “al tavolo dei giochi”.
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![]() Foto 3: Stefano Panzieri e Syria -5anni- ricercano insieme in internet l’articolazione di robot bracci |
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A Pinerolo (To) [9] due classi quinte hanno svolto un percorso differente tra loro costruendo due tipi diversi di robot, la 5°A due robot che camminano e la 5° B tre robot che usano le braccia in modi differenti e che comunicano tra di loro. L’attività è iniziata immaginando come potevano essere dei robot che dovevano assomigliare all’uomo e quindi dovevano svolgere attività simili, muoversi con le gambe e compiere delle azioni con le braccia. Un momento importante di riflessione sul ruolo dei robot nella nostra società è avvenuto in classe dopo la visione del film “Il GiganteDiFerro”. I bambini hanno discusso sul rapporto uomo-robot sulle azioni degli uni e degli altri e la storia del Gigante di Ferro ha lasciato traccia anche nelle fasi successive dell’attività. In 5° B si sono sviluppati molti percorsi paralleli alla robotica che hanno coinvolto un po’ tutte le discipline. Lo studio delle articolazioni è cominciato con la dissezione di una zampa di pollo per vedere concretamente come erano collegate ossa e muscoli e come facevano a muoversi. Ma già prima di questa attività i bambini avevano dovuto immaginare come funzionava un’articolazione, disegnarla e realizzarla con i materiali del kit Lego. Importanti gli stimoli pervenuti da bambine/i della scuola dell’infanzia di Latina con le teste costruite con vari materiali, le quali hanno contribuito a dare un volto più “umano” ai robot costruiti con i kit Lego Mindstorms.
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![]() Foto 4: Le teste di Latina arrivano a Pinerolo http://trilussa.primocircolopinerolo.it/egw/wiki/index.php?page= LeTesteArrivanoaPinerolo&lang=it |
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A Genova, l’ITI ha previsto il coinvolgimento della classe proseguendo quanto iniziato lo scorso anno, attivando percorsi di analisi di come lavorano i sensori a ultrasuoni (US), a infrarossi (IR), a fotoresistore (FR), a contatto (CNT)). Sono state effettuate prove di laboratorio sugli infrarossi con elaborazione di tabelle distanza-colore-frequenza per capire come utilizzarli, programmazione di navigazione a partire da subroutines gia’ pronte e programmazioni di inseguimento. Con il CNOS-FAP (formazione professionale) sono state coinvolte una classe prima ed una classe terza. Prospettive per il futuro: Come farà il robot sfogliare il libro? La prima soluzione richiede aria in pressione, la seconda (se ci riusciamo) userebbe fili metallici in leghe speciali (leghe a memoria di forma) che si comportano come i nostri muscoli (si allungano o si accorciano riscaldandoli). Col tempo non si escludono gli approfondimenti della roboetica e del rapporto uomo-robot. Conclusioni: Note Biblico-Sitografia: Alcune foto ricordo * Paolo Bianchetti, Scuola di Robotica, Genova |
• [Lazio] Istituto Comprensivo Don Milani Latina Molteplici esperienze didattiche ed educative sono condivise in rete e ciascuna scuola si e’ arricchita di nuove esperienze e conoscenze. L’oggetto di studio e di ricerca sono non solo le tecnologie e la Scienza Robotica, ma anche la Robotica nell’immaginario degli studenti (dei piu’ piccoli e dei piu’ grandi), la Robotica nella storia. Il Network rappresenta il luogo in cui le scuole, i docenti hanno condiviso esperienze, idee ed elaborato percorsi condivisi. Il progetto Rob&ide nasce da dibattiti e dall’esigenza di rafforzare i legami tra le singole scuole, istituti di ricerca cosi’ da spezzare l’isolamento culturale e didattico che relega anche le migliori idee ed i progetti innovativi ad un ruolo educativo e formativo marginale in quanto hanno talvolta un impatto dimensionale limitato. Da qui l’idea di passare dalla Scuola in Rete, al concetto di reti di Scuole che collaborano, co-progettano, condividono co-costruiscono e divulgano insieme le buone pratiche educative e formative. |
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![]() Montaggio foto-ricordo Rob & Ide a cura di Scuola di Robotica |
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Il risultato è un maggior impatto dimensionale che, nei fatti, si è già concretizzato nel corso del corrente anno scolastico 2006-2007, in una positiva visibilità delle singole scuole e dei singoli progetti di robotica. Il percorso Rob&ide ha aperto anche un blog [2] su EdidaBLog, ha vinto il primo premio Ted 2006 della categoria scuole in rete ed e’ tra i finalisti del Global Junior Challenge 2007 [3] Cosa e’ stato fatto insieme sino ad ora: breve consuntivo |
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Il supporto multimediale al progetto è stato costante tutto l’anno con videoconferenze, e-mail e chat ponte con docenti e studenti. Scuola di Robotica in quanto co-organizzatrice di alcuni eventi quali Discovery on Film 2007 a Rovereto e RomeCup 2007 al Campidoglio [5], ha invitato i docenti delle scuole di Rob&ide a partecipare alle importanti manifestazioni ed ha collaborato alla stesura e alla presentazione degli articoli su Rob&Ide presentati in conferenze (v. atti riportati in biglio-sitografia). A Latina [6] hanno preso parte al progetto Rob&Ide, oltre alla sezione G di scuola dell’infanzia, anche due classi seconde della primaria, una classe prima della secondaria di primo grado e due classi dell’artistico. Bambine/i – ragazze/i hanno avuto modo di realizzare semplici programmazioni di robot; hanno incontrato via chat studenti e docenti di altre regioni italiane ed i robot sono stati animati sia “in presenza” che “a distanza”, in remoto. Tutti hanno creato teste per Rob&Ide, teste che poi hanno viaggiato per l’Italia [7]. Una ha raggiunto un Robot d’Universita’ e Stefano Panzieri del Dipartimento di Informatica e Automazione di Roma Tre –che speriamo sara’ con noi anche nel prossimo anno scolastico- ha poi trascorso una giornata nella scuola dell’Infanzia [8] sia interrogandosi con bambine/i sull’importanza di Robot su Marte e nella vita, che partecipando “al tavolo dei giochi”.
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![]() Foto 3: Stefano Panzieri e Syria -5anni- ricercano insieme in internet l’articolazione di robot bracci |
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A Pinerolo (To) [9] due classi quinte hanno svolto un percorso differente tra loro costruendo due tipi diversi di robot, la 5°A due robot che camminano e la 5° B tre robot che usano le braccia in modi differenti e che comunicano tra di loro. L’attività è iniziata immaginando come potevano essere dei robot che dovevano assomigliare all’uomo e quindi dovevano svolgere attività simili, muoversi con le gambe e compiere delle azioni con le braccia. Un momento importante di riflessione sul ruolo dei robot nella nostra società è avvenuto in classe dopo la visione del film “Il GiganteDiFerro”. I bambini hanno discusso sul rapporto uomo-robot sulle azioni degli uni e degli altri e la storia del Gigante di Ferro ha lasciato traccia anche nelle fasi successive dell’attività. In 5° B si sono sviluppati molti percorsi paralleli alla robotica che hanno coinvolto un po’ tutte le discipline. Lo studio delle articolazioni è cominciato con la dissezione di una zampa di pollo per vedere concretamente come erano collegate ossa e muscoli e come facevano a muoversi. Ma già prima di questa attività i bambini avevano dovuto immaginare come funzionava un’articolazione, disegnarla e realizzarla con i materiali del kit Lego. Importanti gli stimoli pervenuti da bambine/i della scuola dell’infanzia di Latina con le teste costruite con vari materiali, le quali hanno contribuito a dare un volto più “umano” ai robot costruiti con i kit Lego Mindstorms.
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![]() Foto 4: Le teste di Latina arrivano a Pinerolo http://trilussa.primocircolopinerolo.it/egw/wiki/index.php?page= LeTesteArrivanoaPinerolo&lang=it |
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A Genova, l’ITI ha previsto il coinvolgimento della classe proseguendo quanto iniziato lo scorso anno, attivando percorsi di analisi di come lavorano i sensori a ultrasuoni (US), a infrarossi (IR), a fotoresistore (FR), a contatto (CNT)). Sono state effettuate prove di laboratorio sugli infrarossi con elaborazione di tabelle distanza-colore-frequenza per capire come utilizzarli, programmazione di navigazione a partire da subroutines gia’ pronte e programmazioni di inseguimento. Con il CNOS-FAP (formazione professionale) sono state coinvolte una classe prima ed una classe terza. Prospettive per il futuro: Come farà il robot sfogliare il libro? La prima soluzione richiede aria in pressione, la seconda (se ci riusciamo) userebbe fili metallici in leghe speciali (leghe a memoria di forma) che si comportano come i nostri muscoli (si allungano o si accorciano riscaldandoli). Col tempo non si escludono gli approfondimenti della roboetica e del rapporto uomo-robot. Conclusioni: Note Biblico-Sitografia: Alcune foto ricordo * Paolo Bianchetti, Scuola di Robotica, Genova |